Menti Stefano
Director of Growth @ Helix
Laurea in Ingegneria Gestionale
Sono state tre le grandi tappe della mia carriera professionale. Il primo lavoro in McKinsey & Company, una delle poche aziende in Italia che offre da subito un orizzonte internazionale a chi vi lavora. Poi, la decisione di frequentare un MBA alla Stanford University e da qui iniziare a lavorare negli Stati Uniti. La terza scelta è stata di rimanere a lavorare negli Stati Uniti: la retta del master, infatti, era pagata dall’azienda in cui lavoravo, ma con la clausola che una volta finito il master fossi tornato in Italia per ripagare con le mie competenze il finanziamento. Decisi, invece, di rinunciare e di restituire in toto all’azienda la quota. È stata una scelta difficile, impegnativa dal punto di vista finanziario personale, ma di cui oggi sono molto felice. Devo però dire che il profilo internazionale del mio percorso si era già mostrato negli anni universitari: ho avuto l’opportunità di frequentare tutto il 4° anno all’estero e questa è stata la prima esposizione a un approccio più internazionale, che poi è stato confermato dalle scelte successive.
L’università è stata quindi un trampolino di lancio. Ed ha avuto anche un ruolo fondamentale per consolidare valori professionali che avevo già maturato: penso, infatti, che un ateneo più che instillare valori sia in grado di farli emergere. La mia filosofia professionale, basata su un approccio smart al lavoro, è stata potenziata dalla formazione universitaria e post universitaria e mi ha permesso di raggiungere sempre obiettivi importanti. Credo che il metodo sia ciò che porto sempre con me: gli studi di ingegneria gestionale, per sua natura, possono aprire molte porte, ma soprattutto danno un approccio metodologico chiaro, una forma mentis definita che può essere un fattore competitivo nel mondo del lavoro.
Essendo da molto inserito nel mondo aziendale americano, sono convinto che le associazioni di Alumni siano fondamentali, con un potenziale ancora poco sfruttato in Italia: tutti i miei passaggi di carriera sono avvenuti grazie a contatti e relazioni costruite con le reti di Alumni di cui faccio parte, sia accademiche che lavorative. Questo testimonia quanto la rete e le persone siano fondamentali per creare opportunità. Da una parte gli Alumni Senior hanno piacere di condividere le loro esperienze; gli Alumni Junior invece hanno bisogno di mentori che li supportino, li consiglino o semplicemente mostrino, con la loro storia, esempi di strade possibili, di storie professionali realizzabili. Per questo, auguro all’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova di diventare una piattaforma che propone eventi, occasioni di mentorship, opportunità per far incrociare neo laureati e studenti con professionisti affermati.
22 Febbraio 2016